Nel caso di matrimonio contratto all’estero da un cittadino italiano con un cittadino straniero dello stesso sesso trova applicazione il dettato di cui all’art. 32 bis Legge 31 maggio 1995, n. 218 e, pertanto, l’atto, convertendosi automaticamente in unione civile, non può essere trascritto come matrimonio. Lo stabilisce la Cassazione Civile, sez. I, sentenza 14 maggio 2018 n° 11696.
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